Sabato 13 settembre abbiamo vissuto una giornata indimenticabile: in tanti sono venuti a Suardi per festeggiare insieme a noi i 20 anni di attività della Cooperativa Sociale Famiglia Ottolini, che gestisce le nostre comunità educative Mulino di Suardi e Cambio.
Al nostro ventennale hanno partecipato quasi 200 persone: ragazzi ed ex ospiti, educatori, volontari, amici e rappresentanti delle istituzioni. Insieme abbiamo visitato la struttura, raccolto verdure nel nostro orto biologico, cantato e ballato assieme, gustando il menù lomellino preparato dai nostri cuochi e lasciando qualche carota all’asinella Matilda
Dal 2005, quando Don Anselmo Cattaneo e Mimmo Damiani, insieme ad altri operatori del terzo settore, hanno dato vita alla cooperativa, il nostro impegno è sempre stato quello di accogliere chi vive situazioni di fragilità, inizialmente i minori stranieri non accompagnati e oggi anche tanti ragazzi italiani. In questi anni abbiamo visto crescere centinaia di giovani, che sono diventati professionisti, cittadini attivi e padri di famiglia, senza mai dimenticare le loro radici al Mulino.
La storia di Latif è solo una delle tante che ci portiamo nel cuore: arrivato da adolescente, ha trovato nella nostra cucina la sua strada. Oggi è uno chef stimato, che insegna ai tirocinanti e porta con sé, ovunque vada, il ricordo di chi lo ha accolto qui.
Sono percorsi come questo che ci confermano quanto il lavoro educativo, il sostegno quotidiano e la vicinanza di una comunità possano fare la differenza.
La giornata è stata animata dal San Germano Gospel Choir, dal collettivo africano Afrisonica e dal duo Elena Sofia de Vita & Sonia Rodella. Con l’aiuto degli artisti Alexander Pecchio, Davide Giuliana ed Emi Salvatori, i nostri ragazzi hanno anche realizzato due splendidi murales.
Abbiamo colto l’occasione per presentare il volume “20 anni di storia attraverso articoli, volantini, documenti e immagini” e un filmato che racconta le tante iniziative vissute insieme.
Questi vent’anni ci ricordano quanta strada abbiamo fatto, ma soprattutto ci spingono a continuare. Vogliamo rimanere un punto di riferimento per chi crede in un modello di educazione comunitaria, capace di trasformare la fragilità in opportunità, costruendo legami, lavoro e speranza.
Grazie a chi ha condiviso con noi questa festa: per noi il Mulino di Suardi è davvero una grande famiglia.